Quale metodo anticoncezionale scegliere? Scegliere il giusto metodo contraccettivo è molo importante
perché permette di vivere la propria sessualità senza inutili preoccupazioni.
La scelta del metodo anticoncezionale dipende da diversi fattori: medici, psicologici relazionali,
culturali e morali.
Si ricorre agli anticoncezionali quando si vuole evitare che al rapporto sessuale
possa seguire una gravidanza. E' bene precisare che non tutti i metodi contraccettivi ci
proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili come AIDS, sifilide, gonorrea, clamidia, ecc.,
in questo caso il metodo anticoncezionale più idoneo è sicuramente il profilattico.
Fra i metodi anticoncezionali i profilatici sono quindi consigliati se si è a rischio di esposizione o
trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili, situazione che si può venire a creare soprattutto se
si hanno rapporti occasionali. Il preservativo può essere anche indicato in quei casi in cui in uno o
entrambi i partner sussistano delle controindicazioni per l'utilizzo di altri metodi contraccettivi.
Oltre ai preservativi esistono altri metodi anticoncezionali come la pillola, la spirale, ecc..
Non esiste, e probabilmente non potrà mai esistere, un contraccettivo ideale in assoluto, tutti i metodi,
sia naturali che medici, sono validi quando se ne fa un uso corretto e idoneo ad ogni singolo caso.
Il modo migliore di scegliere il metodo anticoncezionale più idoneo ad ogni singola situazione è
quello di rivolgersi al proprio medico di fiducia o, in alternativa, recarsi presso il Consultorio
Familiare più vicino. In questo modo, se necessaria, si avrà la possibilità di ottenere l'eventuale
prescrizione e, in alcuni casi, potrebbe essere dato gratuitamente l'anticoncezionale più adatto.
Prima di iniziare ad utilizzare determinati metodi contraccettivi potrebbe essere necessario effettuare
alcuni esami del sangue, per esempio nel caso della pillola anticoncezionale. Informarsi per arricchire
la propria educazione sessuale è una cosa importante, non bisogna però commettere l'errore di
assumere farmaci sulla base dell'esperienza altrui o del sentito dire. Dopo esservi informati, rivolgetevi
ad un esperto prima di iniziare ad usare un determinato anticoncezionale.
Metodo Ogino Knaus
Il metodo Ogino Knaus è un metodo anticoncezionale naturale sviluppato da due ricercatori che hanno
considerato come "sicuro" ai fini contraccettivi l'astensione dai rapporti sessuali 4 giorni prima e
1 giorno dopo l'ovulazione, l'arco di tempo in cui la donna è feconda.
Il metodo Ogino Knaus si basa sul presupposto che l'uovo sopravvive solo 24 ore dopo l'ovulazione e
che gli spermatozoi possono sopravvivere nel tratto genitale femminile 3 o 4 giorni.
Riuscire ad individuare quali sono i giorni fecondi è molto difficile data la variabilità del ciclo mestruale.
Il metodo del calendario Ogino Knaus, conosciuto anche con il nome di "astensione periodica", si basa
sulla valutazione della durata dei vari cicli. Il calcolo teorico andrebbe fatto analizzando, in un arco
di 12 mesi, il ciclo mestruale più corto e quello più lungo, onde farne una media per avere più
attendibilità. Il primo giorno fertile si individua sottraendo 18 al ciclo più breve ed 11 a quello più lungo.
Per le donne che hanno cicli perfettamente regolari di 28 giorni, la data presunta dell'ovulazione
avviene intorno al 14° giorno. I calcoli si complicano per le donne che hanno cicli più lunghi o più corti.
L'indice di fallimento di questo metodo è molto elevato in quanto la durata del ciclo è un parametro
estremamente variabile e può essere influenzata da numerosi fattori esterni.
Metodo Billings
Il metodo Billings, detto anche metodo del muco cervicale, è un metodo anticoncezionale naturale
che si basa sull'osservazione del muco cervicale prodotto sotto lo stimolo degli estrogeni.
Il muco cervicale viene prodotto con quantità e caratteristiche diverse nelle varie fasi del ciclo,
dopo la mestruazione queste perdite non dovrebbero verificarsi.
In prossimità del periodo dell'ovulazione il muco cervicale diventa fluido, trasparente (a chiaro d'uovo)
e può essere stirato in lunghi filamenti via via maggiore, fino anche a 12 cm al momento dell'ovulazione.
L'ultimo giorno in cui il muco mantiene queste caratteristiche corrisponde al periodo di massima fertilità,
"giorno del picco". In questo periodo, che è anche quello più a rischio di gravidanza, la donna
percepisce una sensazione di umidità che contrasta con la secchezza vaginale che precede o segue
tale periodo.
Se non si vogliono rischiare gravidanze indesiderate bisogna attendere che il muco perda la sua elasticità
e diventi opaco. Nel periodo fertile il muco cervicale facilitare il cammino degli spermatozoi
attraverso la cervice, senza questo muco, invece, le cellule spermatiche muoiono entro una o due ore.
Il metodo Billings è piuttosto difficile da applicare perché richiede una perfetta conoscenza del
proprio corpo ed inoltre possono intervenire fattori che, indipendentemente dall'ovulazione,
modificano l'aspetto del muco.
Anche in questo caso, come per gli altri metodi di contraccezione naturale, se ne sconsiglia l'uso per
la sua scarsa affidabilità. Il muco, prima dell'ovulazione, può non dare segni rilevanti di modificazione o,
come già detto, può subire variazioni anche per cause diverse dall'influsso ormonale.
Metodo della temperatura basale
Per applicare il metodo della temperatura basale, ogni mattina bisogna misurare la temperatura vaginale,
o rettale, appena alzate in una condizione di riposo, qualora la misurazione fosse effettuata in una
situazione diversa i dati potrebbero essere alterati. Questo metodo di contraccezione naturale consente
la determinazione della data di ovulazione con una precisione di più o meno 1-2 giorni.
Questo metodo anticoncezionale si basa su un presupposto biologico. In seguito ad alcuni studi si è
potuto osservare che il progesterone, prodotto dall'ovaio dopo l'ovulazione, ha un effetto termogenetico
che provoca un innalzamento della temperatura corporea di circa 0,5° C. Esaminando l'andamento della
temperatura nei vari giorni si può osservare che, più o meno a metà ciclo, si ha una leggera diminuzione
e successivamente un picco per poi ritornare ai livelli medi con l'arrivo delle mestruazioni.
Dopo l'ovulazione si ha quindi un innalzamento della temperatura corporea di circa 0,3-0,5 °C.
Dopo 3 giorni da questo innalzamento della temperatura non dovrebbero esserci più rischi di incorrere
in una gravidanza, si possono quindi avere rapporti liberi solo dal 4° giorno.
Sebbene questo metodo possa apparire apparentemente semplice, come per gli altri metodi
anticoncezionali naturali se ne sconsiglia l'uso. Pur prestando molta attenzione nelle misurazioni la
temperatura corporea può essere alterata da diversi fattori, inoltre, anche se si riuscissero ad avere dei
dati precisi, permetterebbe di individuare solo la fine del periodo fertile e non l'inizio.
Preservativo o profilattico
Il preservativo, conosciuto anche come profilattico o condom, è un anticoncezionale maschile costituito
da una sottile guaina di lattice che funge da barriera meccanica impedendo che le cellule riproduttive
maschili (spermatozoi) arrivino a quelle femminili (cellula uovo).
Il preservativo, oltre ad essere uno dei metodi contraccettivi più antichi, è uno dei più usati. Questo
metodo anticoncezionale non evita solo le gravidanze indesiderate ma impedisce anche la trasmissione
delle malattie sessuali come ad esempio l'epatite B e l'HIV. Per questo motivo il profilattico rimane il
metodo migliore per quei soggetti che hanno numerosi rapporti con persone diverse.
Quando si utilizza il preservativo come metodo contraccettivo bisogna stare attenti a come lo si usa.
Il profilattico deve essere calzato sul pene in erezione srotolandolo a partire dalla punta del membro
sino a giungere alla sua base, nel caso non fosse fornito di serbatoio bisogna lasciando un centimetro
di spazio vuoto sull'estremità superiore, un procedimento che deve essere fatto prima di iniziare il
rapporto sessuale per evitare che durante la fase del petting alcuni spermatozoi, presenti nel liquido
lubrificante ancor prima dell'eiaculazione, possano raggiungere la vagina.
Particolare attenzione nell'uso del profilattico va posta anche nella fase successiva all'eiaculazione.
Sebbene il preservativo trattiene lo sperma in maniera tale che esso non entri nella vagina, il pene
deve essere retratto dalla vagina prima che si riduca di volume. Quando si estrae il pene bisogna tenere
stretto il profilattico alla base in modo tale che lo sperma non fuoriesca, inoltre, è bene ricordare che
ogni preservativo deve essere usato una sola volta. Se non si seguono questi semplici accorgimenti
aumentano le probabilità che la partner rimanga incinta.
A parte rari casi, per lo più legati ad incidenti come la rottura o ad un uso sbagliato, i preservativi sono
dei metodi anticoncezionali abbastanza sicuri. Oltre a quanto già detto, altri accorgimenti da prendere
riguardano l'attenzione da porre quando si maneggiano, per esempio quando lo si mete si potrebbe
lacerare con le unghie, e anche il posto dove gli si conserva è importante, eventuali fonti di calore
potrebbero alterare i preservativo.
Diaframma anticoncezionale
Il diaframma è un metodo anticoncezionale a barriera, evita che gi spermatozoi arrivino alla cervice,
con una funzione simile a quella che svolge il profilattico con la differenza che è studiato per l'anatomia
della donna. Il diaframma è costituito da una semisfera di gomma morbida col bordo più spesso nel
quale si trova una molla a spirale, in alcuni modelli c'è una molla piatta oppure due archetti flessibili
di metallo, che serve per mantenerlo fisso contro la cervice.
Esistono diversi tipi di diaframmi che si differenziano per la forma e per le misure, per esempio nel
caso di utero retroverso bisogna sceglierne uno specifico. La misura giusta del diaframma deve essere
stabilità caso per caso dal ginecologo, usare una misura sbagliata potrebbe rendere inefficace la
contraccezione.
Come si usa e come funziona il diaframma? Il suo compito è quello di impedire che gli spermatozoi
raggiungano l'ovulo, per far ciò la donna deve inserire in vagina prima di un rapporto. Per migliorare
l'effetto contraccettivo prima dell'introduzione può essere ricoperto con una crema, o pomata, spermicida.
Per non compromettere l'effetto contraccettivo non deve essere rimosso prima di 6 ore dal termine del
rapporto. Nel caso si utilizzassero degli spermicidi che contengono delle sostanze chimiche come il
Nonoxinolo 9, questo metodo anticoncezionale sembra essere efficace anche contro alcuni virus come
quello dell'HIV.
Il diaframma può essere inserito in un qualsiasi momento prima di un rapporto (anche ore), bisogna
però ricordarsi che l'efficacia della crema spermicida ha una durata di circa 5 ore, se quindi si è
superato questo tempo occorre aggiungere altra crema lasciando però il diaframma in sede.
A differenza del preservativo il diaframma può essere usato più volte, se tenuto con cura può durare
anche due anni. Una volta tolto, il diaframma deve essere lavato con acqua fredda e sapone, poi,
una volta asciugato, cosparso di borotalco e risposto nella sua scatola.
Spirale (IUD= Intra Uterine Device)
La spirale, o IUD (Intra Uterina Device: dispositivo intrauterino), impedendo all'ovulo eventualmente
fecondato di annidarsi nell'endometrio, ha un effetto contraccettivo che permette di evitare gravidanze
indesiderate. Sul mercato sono disponibili diversi tipi di dispositivi intrauterini che hanno un'efficacia
contraccettiva che permane dai 3 a 5 anni.
La spirale è un dispositivo in plastica, che può avere varie forme, lungo circa 4 cm e dal peso di pochi
grammi. Il nome di "spirale" deriva dal filamento di rame, o argento, avvolto intorno al dispositivo in
plastica.
La spirale più adatta è scelta dal ginecologo in base alla cavità uterina della donna. L'impianto del
dispositivo intrauterino è eseguito in ambulatorio dal medico, operazione che si esegue preferibilmente
durante il flusso mestruale in quanto in questo periodo il collo dell'utero è più dilatato e rende più
agevole l'operazione. Anche la rimozione viene eseguita dal medico, in certi casi avviene anche dopo
5 anni dall'impianto della spirale.
Come funziona la spirale? Il dispositivo intrauterino garantisce una protezione contraccettiva molto
elevata fin dai primi giorni. I meccanismi d'azione della spirale sono diversi, alcuni di questi non sono
però ancora molto chiari. Il suo compito principale è quello di modificare l'ambiente endouterino e il
muco cervicale, un effetto conseguente del fatto che l'organismo percepisce la presenza della spirale
nell'utero come corpo estraneo. Dopo aver inserito il dispositivo intrauterino, l'endometrio va incontro
ad una reazione di tipo infiammatoria tale da rendere inadatto l'impianto dell'uovo eventualmente
fecondato. Un'altra azione della spirale è quella di ridurre la capacita fecondante degli spermatozoi.
Sebbene una volta introdotta nell'utero può essere lasciata per qualche anno, è opportuno far
controllare la spirale ogni tanto. Inoltre, per ridurre il rischio di malattia infiammatoria pelvica,
è importante un'accurata igiene intima non solo da parte della donna ma anche e del partner.
In alcune donne, dopo l'installazione della spirale, possono comparire dei lievi sanguinamenti al di
fuori del flusso mestruale o dei dolori simili ai dolori mestruali. Questa eventualità non deve
preoccupare le donne in quanto l'utero deve ancora abituarsi alla presenza della spirale, di solito,
tutto ritorna nella normalità dopo circa 2-3 mesi.
Alcune donne non possono utilizzare la spirale, sarà compito del ginecologo valutare di volta in volta
il possibile utilizzo del dispositivo intrauterino. Nel caso si volesse avere un figlio bisogna farsi togliere
dal medico la spirale. Una volta rimossa, la gravidanza potrà verificarsi normalmente.
Pillola anticoncezionale
La pillola anticoncezionale è un contraccettivo di tipo ormonale che agisce sul meccanismo
dell'ovulazione. I contraccettivi ormonali sono i metodi anticoncezionali più studiati e la loro elevata
diffusione da alla donna la sicurezza di utilizzare un farmaco di cui sono stati condotti degli studi
approfonditi sugli effetti anche nel lunghissimo termine. La pillola prescritta attualmente alla donna
è quindi molto sicura, non bisogna dimenticarsi che è frutto di oltre 40 anni di ricerche.
La pillola anticoncezionale è un farmaco composto da due ormoni di sintesi, estrogeni e progestinici,
delle sostanze simili agli ormoni prodotti naturalmente dall'organismo della donna. Sul mercato sono
presenti diversi tipi di pillole (Belara, Lucille, ecc.), si differenziano per la natura degli ormoni di
sintesi utilizzati e per i loro dosaggi.
Nella maggior parte dei casi i ginecologi prescrivono le pillole che presentano la dose più bassa possibile di estrogeni. In commercio sono presenti anche pillole anticoncezionali che contengono solo progestinico, generalmente vengono prescritte alle donne durante il periodo dell'allattamento o in presenza di controindicazioni all'uso di estrogeni.
La pillola è uno dei metodi contraccettivi più efficaci per prevenire le gravidanze indesiderate.
Vi è in ogni modo un minimo margine di fallimento legato prevalentemente ad un uso scorretto,
può per esempio capitare di dimenticarsi di prendere una pillola. In altre situazioni il suo effetto
può essere invece alterato dall'assunzione contemporanea di farmaci che ne riducono l'efficacia.
Come funziona la pillola anticoncezionale? Le donne alle quali viene prescritta devono prendere
una pillola al giorno per 21 giorni a ciclo. La pillola anticoncezionale previene la gravidanza agendo
in diversi modi: blocca l'ovulazione inducendo l'ipofisi (una ghiandola posta alla base del cervello) a non stimolare più le ovaie con i suoi ormoni; modifica la consistenza del muco prodotto all'interno del canale cervicale (che dà accesso all'utero) rendendolo impenetrabile agli spermatozoi; modifica la mucosa dell'utero rendendola inadatta all'annidamento dell'ovulo.
Il ginecologo, prima di prescrivere la pillola, deve escludere eventuali patologie che ne
controindicherebbero l'uso. Sono quindi necessari alcuni accertamenti medici sia prima della sua
prescrizione, sia durante il suo utilizzo.
Anello anticoncezionale
L'anello anticoncezionale ha lo stesso meccanismo d'azione della pillola, ma, al contrario di essa,
non interferisce sul peso corporeo. E' bene però precisare che questo vantaggio non vale sempre in
quanto le pillole anticoncezionali di ultima generazione non fanno ingrassare. Rispetto alla pillola anticoncezionale ha però altri vantaggi: risente meno del rischio di dimenticanze o ritardi di assunzione, delle variazioni dell'assorbimento intestinale e permette inoltre di assumere dosaggi bassissimi pur mantenendo un buon controllo del ciclo.
L'anello contraccettivo ormonale vaginale offre un discreto controllo del ciclo mestruale, è semplice
da usare e presenta una bassa incidenza di effetti collaterali come: tensione mammaria, mal di testa e
nausea. E' un anello trasparente e flessibile fatto di materiale anallergico, atossico, biocompatibile
(Etilene Vinilacetato- EVA) e va cambiato una volta al mese.
Sul mercato italiano è possibile trovare il NuvaRing, un anello anticoncezionale che contiene due ormoni simili a quelli contenuti nella pillola: etinilestradiolo (estrogeno) e etonogestrel (progestinico).
A differenza della somministrazione orale, tramite pillola contraccettiva, l'anello rilascia dosaggi
bassissimi e costanti dei due ormoni attraverso la mucosa vaginale, una via ideale per la
somministrazione di terapie ormonali in ginecologia ed ostetricia.
Grazie all'anello, l'assorbimento degli ormoni è più rapido e, a differenza della somministrazione orale,
si salta una fase di "primo passaggio epatico", un passaggio che può essere fonte di maggiori effetti
collaterali, interazioni con farmaci e controindicazioni. Un altro vantaggio dato dalla modalità di assunzione degli ormoni riguarda l'efficacia contraccettiva, essa è infatti garantita anche in caso di vomito e diarrea, situazioni che invece ne compromettono l'efficacia in caso di assunzione per via orale.
Come si usa l'anello anticoncezionale?
A differenza di altri metodi anticoncezionali come ad esempio la spirale, l'anello anticoncezionale va
inserito in vagina e rimosso direttamente dalla donna. Bisogna ricordarsi che la rimozione va effettuata lo stesso giorno della settimana in cui era stato inserito. Se per esempio l'anello contraccettivo viene inserito il venerdì intorno alle 21.00, bisogna ricordarsi di rimuoverlo intorno alle 21.00 del venerdì della terza settimana successiva, per facilitare il compito è bene prendere un appunto sul calendario o segnarsi un promemoria sul cellulare.
L'anello deve essere quindi mantenuto in sede per tre settimane, poi segue una settimana di pausa senza
l'anello dove compariranno le pseudomestruazioni. Nel caso in cui l'anello venga accidentalmente
espulso, esso può essere lavato con acqua fredda o tiepida e deve essere reinserito immediatamente.
Prima di iniziare ad utilizzare l'anello contraccettivo è bene valutare le possibili controindicazioni con il proprio ginecologo. Per esempio bisogna escludere una possibile gravidanza in corso, eventuali malattie dell'apparato cardiocircolatorio, diabete o una ridotta tolleranza agli zuccheri, eventuali tumori maligni dell'apparato genitale e della mammella, ecc.. Infine, se si decide di adottare questo metodo anticoncezionale, è consigliabile smettere di fumare.
Cerotto anticoncezionale
Il cerotto anticoncezionale è un contraccettivo ormonale a basso dosaggio che va applicato sulla cute.
La particolarità di questo metodo anticoncezionale è che si basa su un metodo di assunzione del farmaco per via transdermica, un meccanismo che consente di ridurre le perdite di sostanza farmacologica determinate dal metabolismo del fegato e di non subire l'interferenza dei cibi. Sul mercato italiano è disponibile dal 2004 il cerotto anticoncezionale Evra.
Il contraccettivo transdermico, costituito da un sottile cerotto composto da tre strati, contiene degli
ormoni simili a quelli presenti nelle pillole anticoncezionali: il norelgestromina (un progestinico) e l'etinilestradiolo (l'estrogeno presente in tutte le pillole). Una volta applicato sulla pelle rilascia giornalmente la dose necessaria dei farmaci che permettono di prevenire eventuali gravidanze indesiderate.
Come si usa il cerotto anticoncezionale? Quando si utilizza un contraccettivo transdermico bisogna
fare molta attenzione nella fase di applicazione, la cute deve essere ben pulita, asciutta, non bisogna
adoperare creme, oli o talchi, inoltre, la zona dove deve essere applicato non deve presentare
microlesioni. Si può applicare quasi in ogni parte del corpo: sul braccio o sulla spalla, sulla parte bassa dell'addome o sui glutei, l'importante è che non venga applicato sul seno. Si utilizzano tre cerotti per ciclo, con cambio settimanale, ricordandosi che ogni volta che si applica un cerotto nuovo, per evitare l'irritazione della cute, bisogna cambiare posizione.
Quando si deve applicare il primo cerotto anticoncezionale? Va applicato il primo giorno del ciclo, ogni 7 giorni poi si procede alla sostituzione e si fa una pausa (non applicando nessun cerotto) dopo tre settimane. E' importante ricordarsi che tutti i cerotti vanno applicati e rimossi lo stesso giorno
della settimana, per aiutarvi in questo compito potreste mettere un appunto sul calendario, segnando anche la settimana in cui non dovrete applicare il cerotto anticoncezionale.
E' bene specificare che in alcune donne il cerotto potrebbe essere meno efficace, per esempio se si
pesa più di 90 Kg. Il ginecologo saprà comunque consigliare il metodo anticoncezionale migliore per
ogni situazione.
Sebbene a differenza della pillola anticoncezionale il vomito e la diarrea non creano problemi,
in linea di massima rimangono valide le stesse controindicazioni. Il cerotto anticoncezionale, come
la pillola, presenta alcuni effetti collaterali, tra i più frequenti si segnalano cefalee, nausea e tensione
mammaria.
Nel caso in cui il cerotto non dovesse aderire perfettamente va sostituito entro 24 ore utilizzando una nuova confezione, in questo modo avrete una scatola di riserva nel caso si dovesse ripresentare questo inconveniente. Se si dovesse staccare e sono passate più di 24 ore, o non è possibile scoprire quando è avvenuto il distacco, se non si vogliono correre dei rischi è bene adoperare un altro sistema
contraccettivo, per esempio il preservativo.
Coito interrotto
Il coito interrotto è forse uno dei metodi comportamentali più diffusi, non è però da ritenersi un vero metodo contraccettivo. Con questo termine si indica un rapporto sessuale che si interrompe prima dell'orgasmo maschile, con eiaculazione fuori dalla vagina.
Il coito interrotto è caratterizzato da un alto livello di fallimento. L'alto numero di gravidanze
indesiderate che si verificano usando il coito interrotto non è legato al fatto che l'uomo non riesce a controllare il momento dell'eiaculazione, ma dalla possibilità che il liquido lubrificante che esce
dal pene in erezione, prima dell'orgasmo maschile, contenga degli spermatozoi.
Diversi studi hanno dimostrato che il coito interrotto può causare disturbi fisici e psichici sia
all'uomo che alla donna. Può favorire la comparsa di disturbi prostatici e l'eiaculazione precoce
negli uomini e l'anorgasmia nelle donne, una situazione che può far soffrire fisicamente la donna di congestione pelvica e dolori al basso ventre.